Sepang, miracolo Ferrari

Trionfa Alonso, Perez è 2°

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  1. ¬Kuma
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    “Se facciamo la gara perfetta, la pioggia potrebbe darci qualche possibilità”. Detto, fatto. Un grande Fernando Alonso ha vinto il bagnatissimo GP della Malesia mettendo in pratica un proposito che alla vigilia pareva più una professione di fede, il GP ideale di un Cavallino che da Melbourne a ieri aveva tremendamente sofferto i rivali. Invece è successo davvero. La pioggia è arrivata proprio all’inizio della gara. La bandiera rossa dopo 11 giri ha spento le McLaren. Button si è autoeliminato in un contatto con Karthikeyan, i meccanici inglesi ne hanno combinate di tutti i colori con Hamilton e Fernando non ha fatto altro che approfittare di tutte le situazioni che gli sono capitate, assecondato da una F2012 che su pista umida non è affatto parsa in difficoltà. È un’iniezione di morale gigantesca per tutto l’ambiente Ferrari (anche perché - per quel che può valere a questo punto della stagione - Alonso balza in testa al Mondiale). L'uscita dal tunnel è ancora lontana ma il clima sarà sicuramente più sereno in vista delle prossime gare.

    SUPER PEREZ — Un grande Alonso e un grandissimo Sergio Perez. Nella fase in cui si è decisa la corsa il messicano della Sauber-Ferrari ha fatto i numeri restando poco distante dallo spagnolo sempre saldamente davanti alla McLaren di Hamilton e alla Red Bull di Vettel, poi finito lontano per un contatto con Karthikeyan. Perez ha avvicinato Alonso a pochi giri dalla fine ma un piccolo errore, e forse anche la consapevolezza che per la Sauber un secondo posto valeva come la vittoria, lo hanno fatto chiudere in seconda posizione, un tentativo di sorpasso ad Alonso non è mai facile. Terzo Lewis Hamilton, staccatissimo Felipe Massa, solo 16°. La McLaren è stata la grande sconfitta della gara. Confermati, invece, i problemi della Red Bull, apparsa oggi piuttosto anonima. Webber 4°, Raikkonen 5° e Bruno Senna 6°. Vettel ha chiuso 11°, Massa 15° dietro a Button.

    CHE PIOGGIA — La pioggia iniziata a cadere proprio prima del via ha, come detto, movimentato la corsa. Tutti sono partiti con le intermedie ma dopo pochi giri l’acqua si è intensificata e tra il quinto giro e il sesto giro tutti i big sono stati costretti a rientrare ai box per montare le gomme da bagnato estremo. Allo start grande partenza di Grosjean che è riuscito a infilarsi dietro alle due McLaren ma ha poi vanificato tutto toccando la Mercedes di Schumacher nell’uscita dalla esse che segue il rettilineo d’arrivo. Un disastro per entrambi che erano in posizione favolosa. Così dopo la partenza Hamilton e Button si sono ritrovati seguiti dalle Red Bull di Webber e Vettel con Alonso bravo a risalire dietro al tedesco. L’acqua è però aumentata e tutti sono rientrati ai box per il cambio gomme. E al 7° giro la direzione gara ha deciso di neutralizzare la corsa mandando dentro la Safety car in attesa che la pioggia diminuisse. Speranza vana, perché dopo 4 giri a passo lento è stata esposta la bandiera rossa, 25 minuti dopo la partenza della corsa. Lunga attesa per 50 minuti e poi ripartenza dietro alla vettura di sicurezza.

    ALONSO SCATENATO — Dopo 5 giri gara vera con Alonso scatenato in sorpasso su Webber. Hamilton ha proseguito in testa in una situazione di discreta confusione perché tutti sono poi dovuti rientrare per mettere le gomme intermedie. Momento cruciale il 16° giro. Hamilton è tornato ai box ma un’esitazione gli è costata la ripartenza dietro ad Alonso (velocissimi i meccanici della Ferrari). E tornati in pista, colpo di scena per Button che ha forzato un sorpasso su Karthikeyan e si è visto sbriciolare l’alettone anteriore. L’inglese della McLaren è così dovuto tornare ai box per la riparazione perdendo posizioni preziose e di fatto la possibilità di lottare per la vittoria. Sorpassato Perez, Alonso si è così ritrovato al comando.

    BRIVIDI FINALI — Lo spagnolo ha capitalizzato benissimo il momento. Giro dopo giro ha accumulato un discreto vantaggio: al 28° giro il due volte iridato ha messo via 6 secondi su Perez, 14 su Hamilton e ben 22 su Vettel. Quinto in quel momento Kimi Raikkonen. Ma le emozioni non sono finite. Al 40° giro sosta per montare le gomme da asciutto con Perez in avvicinamento pauroso sulla rossa. Il messicano è rientrato il giro dopo ma il passo non è cambiato: al 50° giro il terrore di tutti i tifosi della Ferrari è sembrato materializzarsi, Perez a un soffio da Alonso. Ma in fondo al rettilineo d’arrivo una frenata sbagliata ha costretto il messicano ad allargarsi concedendo quei pochi secondi di margine alla vittoria tranquilla della Ferrari. Ci sarà ancora da lavorare, ovvio. Ma a pancia piena lo si fa sempre meglio.


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