Super Rooney: derby allo United

Il City in dieci sfiora l'impresa

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  1. ¬Kuma
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    Il Manchester United si prende in un colpo solo supremazia cittadina, quarto turno di FA Cup e vendetta dopo l'1-6 di ottobre all'Old Trafford. Tutto nel nome di Wayne Rooney, che mette a tacere le polemiche mediatiche di questi giorni con una doppietta e una prestazione da incorniciare. Ma il City di Mancini non esce demolito dalla sfida più bella del terzo turno di FA Cup. Derby numero 162 di Manchester sotto il diluvio e sotto gli occhi di David Beckham e figli con cappellini d'ordinanza dello United che evidentemente hanno portato fortuna. Sotto di tre gol non riesce la rimonta in dieci uomini per il City, che hanno di che recriminare: sul 2-3 finale pesa come un macigno l'espulsione forse affrettata di Kompany dopo 11 minuti, quando si era già sullo 0-1. Peccato, perché il match ha rispettato le attese per intensità emotiva. Match che toglie dalla competizione i campioni in carica, mentre lo United trova nel prossimo turno niente meno che il Liverpool.

    AVVIO CITY — Il City di Mancini paga pegno agli infortuni con Balotelli e Dzeko fuori gioco e Yaya Touré e Kolo Touré via per la Coppa d'Africa con la Costa d'Avorio. Aguero di fatto è l'unica punta a disposizione. Il City spinge subito e i primi minuti sono solo di sofferenza per gli uomini di Alex Ferguson, con Rio Ferdinand che non esce mai dalla sua area, con Silva e Aguero che lo chiamano a più riprese all'intervento per evitare che i padroni di casa arrivino al tiro. Lindegaard, preferito a De Gea anche dopo il 3-0 incassato a Newcastle, rischia il pasticcio dopo 6 minuti: rilancio ritardato, Aguero piomba su di lui, ma per fortuna del portiere dei Red Devils il rimpallo non permette all'attaccante argentino di calciare.

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    LA SVOLTA — Ma il veleno è dietro l'angolo: prima azione oltre la metà campo per lo United: Rooney, proprio lui, ai ferri corti con Sir Alex e dato in partenza dall'Independent, ruba palla e lancia a sinistra Valencia, riportato a centrocampo nell'occasione, cross in area dove lo stesso Rooney si era fiondato pronto a raccogliere il cross: colpo di testa, palla che rimbalza sulla traversa e beffa Pantilimon per uno 0-1 completamente inaspettato. La partita è alla svolta, anche perché dopo appena due minuti l'arbitro Foy ci mette del suo: tackle a piedi uniti del capitano del City, Kompany, su Nani: intervento sulla palla, ma per il direttore di gara l'entrata è da rosso. City sotto e in dieci. Pazzesco. Ma i padroni di casa non si arrendono e ripartono a testa bassa e già al 13' Aguero tenta da 20 metri con un tiro insidioso a girare: bravissimo Lindegaard in tuffo a deviare in angolo. Il City non molla e ricomincia a macinare gioco, approfittando dello schieramento dello United, con una sola punta, Welbeck, e con Rooney stratosferico nella presenza in ogni parte del campo con efficacia sia nella fase offensiva e sia in quella difensiva, cerniera essenziale lì in mezzo.

    MATCH CHIUSO? — Il City prova e prova, con Richards e Kolarov che fanno tutto bene fino al cross, e con Aguero solissimo e mal supportato dai suoi, alla fine tira il freno a mano e lo United guadagna metri e sposta il baricentro del gioco affidandosi a Giggs, Nani ed Evra nel possesso palla. E proprio da un'azione giostrata da loro arriva al 29' il gol dello 0-2: Nani avanza palla al piede, mette a terra con una giocata Johnson, palla a sinistra per Evra, cross in area, rinvio sbilenco di Nasri e Welbeck in acrobazia colpisce indirizzando la palla alla sinistra di Pantilimon. Il City non tiene più i rivali che arrivano, sebbene giocando al piccolo trotto, facilmente in area. E così al 39' siamo addirittura sullo 0-3. Welbeck liberato in area da Nani, Kolarov atterra l'attaccante: rigore. Rooney calcia: Pantilimon para, ma Wayne ribatte per la doppietta personale. Lo United non dà tregua ai rivali e continua a spingere sull'acceleratore: c'è un 6-1 all'Old Trafford da vendicare. E l'occasione è ghiottissima. Il quarto gol è mancato a ripetizione, con Welbeck che ci va vicinissmo al 46', colpendo male a due passi dalla porta su un traversone di Valencia.

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    DISPERAZIONE — Nella ripresa Mancini toglie Johnson e Silva per Zabaleta e Savic. Serve consistenza dietro in una squadra che sembra aver perso la trebisonda. E la fortuna aiuta il morale del City, che non si arrende all'evidenza e viene premiato dopo appena due minuti: punizione al limite dell'area: Kolarov calcia direttamente in porta con la barriera rossa immobile e palla che si insacca alla sinistra di Lindegaard: 1-3. Sembra però solo un lampo in mezzo a tante occasioni made in red. Sir Alex si toglie lo sfizio e regala mezzora anche a Paul Scholes, che entra per Nani e fa impazzire i tifosi, felici di rivedere il loro idolo in campo in un derby che non avrebbe mai più dovuto giocare causa ritiro. Ma il City ci crede e resta in agguato con una squadra cortissima e un Aguero pronto a sfruttare ogni pallone possibile per far male. E proprio da una giocata troppo affrettata di Scholes nasce un'azione fulminante del City, con Aguero che calcia a botta sicura dal limite dell'area, Lindegaard non blocca e il Kun, siamo al minuto 19, insacca per il 2-3. Incredibile, ma vero. Il City non pressa, non può di fronte al possesso palla prolungato ma inefficace dello United, ma con Milner e Aguero ogni volta che può fa venire i brividi a Sir Alex, che toglie Welbeck e mette Anderson per coprirsi.

    L'ASSEDIO — Il City fa paura anche così, stanco e in dieci. Passano i minuti e le squadre si allungano, mantenendo così in bilico un risultato che sembrava chiuso al riposo. Eppure al 36' il City va vicinissimo al gol: volata di Milner sulla sinistra: cross in area e Jones devia in tuffo colpendo con un po' tutto: ginocchio, pancia e braccio. Niente rigore e solo angolo. Il City col cuore spende le ultime energie alla caccia di un pareggio che avrebbe del miracoloso. Saltano gli schemi, Lindegaard ci mette del suo con uscite folli e Lescott e Milner mancano il colpo del 3-3. Lo United balla, con Rio Ferdinand che non tiene più e trasmette insicurezza ai suoi e il pubblico dei citizens che applaude per la generosità dei suoi beniamini in una partita giocata per 80 minuti in dieci uomini. Al 46' Richards si beve Ferdinand che lo abbatte al limite dell'area e si prende il giallo. La punizione di Kolarov è l'ultima carta per un 3-3 da urlo: Lindegaard respinge e Smalling calcia via la palla rovente. Si chiude con un corner e Pantilimon che vola in area e colpisce di testa. Palla fuori. Finisce così. Bellissimo tutto. Tranne l'arbitro.

    Gli altri match della domenica di FA Cup
    Chelsea-Portsmouth 4-0
    Sheffield W.-West Ham 1-0
    Peterborough-Sunderland 0-2
    Da giocare
    Arsenal-Leeds lunedì 9 gennaio ore 20.45

    Sorteggio quarto turno
    Brighton o Wrexham - Newcastle
    Sunderland - Middlesbrough
    Dag/Red o Millwall - Southampton
    Hull - Crawley
    Milton Keynes o QPR - Chelsea
    WBA - Norwich
    Blackpool - Sheffield Wed
    Arsenal o Leeds - Aston Villa
    Stevenage - Notts County
    Watford - Tottenham
    Liverpool - Manchester Utd
    Derby - Stoke
    Everton - Fulham
    Macclesfield o Bolton - Swansea
    Sheffield Utd - Birmingham o Wolverhampton
    Notthingham Forest o Leicester - Swindon


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