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¬Kuma.
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Risultato che fa classifica e morale. Perdonate la metafora pallonara. Casey Stoner vincendo a Laguna Seca davanti a Lorenzo non solo allunga in classifica, ma fa capire al campione in carica che certi alti e bassi della sua carriera sono superati. E che sarà un vero Avversario nella corsa al Mondiale. Sul podio anche Dani Pedrosa. Poi Spies, Dovizioso e un malinconico Rossi, la cui mediocrità inizia a non sorprendere più. E forse questo fa più male di una stagione già di suo abbastanza disastrosa. Ancora bocciato Simoncelli, caduto nelle prime fasi.
LA GARA — Non è stata certo l'edizione più memorabile della storia del circuito californiano. Al via Lorenzo conserva la pole davanti a Pedrosa, Stoner e Dovizioso. Dietro Simoncelli, poi Valentino che resiste solo per un paio di giri agli attacchi di Ben Spies. La gara è piuttosto lineare: presto si forma un terzetto con Lorenzo davanti a Pedrosa e Stoner, mentre a 26 giri dalla conclusione Simoncelli colleziona l'ennesima caduta stagionale. Altri punti buttati per il Sic, tanto talentuoso quanto incapace di stare in piedi. A 15 giri dalla fine Stoner infilza un Pedrosa in calo con il passare dei giri, forse anche perchè non ancora al meglio fisicamente.
INFILATO — L'australiano non si ferma e prende la testa con uno spettacolare sorpasso in fondo al rettilineo d'arrivo a sei giri dalla fine. Una manovra decisa all'esterno. Da gran pilota quale l'australiano è. Jorge, forse alle prese con il dolore alla gamba dopo la caduta delle qualifiche, rinuncia a combattere, mentre dietro Spies soffia la quarta posizione a un Dovizioso mai protagonista.
gazzetta.it.