Germania, vola Pedrosa

Lorenzo 2°, Dovi 4°, Vale 9°

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  1. ¬Kuma
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    Al Sachsenring, sotto un cielo grigio e temperature fresce, si impone Dani Pedrosa con la Honda Hrc, davanti a Jorge Lorenzo, che all'ultima curva compie un prodigioso sorpasso per sopravanzare Stoner e avvicinarlo nel Mondiale: ora è a -15. Gara bellissima e serrata nel duello di testa fra il duo della Hcr e il campione del mondo della Yamaha, che ha tenuto brillantemente testa alle moto della casa di Tokyo finché ha potuto, ma alla fine si è dovuto inchinare alla superiorità di Pedrosa, pulito e redditizio. Per Dani è il secondo successo della stagione, ma il primo dal rientro successivo alla frattura alla clavicola. Dovizioso, autore di bei sorpassi nelle fasi iniziali, chiude 4°, Simoncelli porta a casa il 6°, con un errore nel finale che premia Spies, 5°. Valentino Rossi rimendia in gara alla peggiori qualifiche della sua carriera, con una rimonta dal penultimo posto in griglia al 9° finale, ma alle spalle del compagno Hayden, 8°.

    GARA ESALTANTE — Al Sachsenring cielo coperto e temperature più basse, tutti i big partono con gomma extra hard all’anteriore e hard al posteriore. Avvio con il brivido per Lorenzo, la cui moto non si avvia all’inizio del giro di formazione, ed è costretto a spingere la sua M1 e inseguire il gruppo per allinearsi in tempo dalla terza postazione in griglia. Allo spegnimento dei semafori scatta come una molla Pedrosa, con Lorenzo che “por fuera” passa Stoner, e Simoncelli e Dovizioso che seguono nell’ordine. Già nel corso del 1° giro Lorenzo attacca con decisione Pedrosa per il primo posto e Dovizioso si produce, prima in un doppio sorpasso, poi in una staccata decisa su Stoner. Dopo 5 giri Casey incalza e si prende la testa della corsa, anche se non riesce a scavare il solco con gli altri, visto che i primi 5 sono racchiusi nello spazio di 1”, con Lorenzo e Pedrosa molto vicini ai tempi dell’australiano. In pochi giri il duo spagnolo si avvicina e passa Stoner e va a giocarsi la gara. Lorenzo fa miracoli con linee e gas, ma sul rettilineo, a 9 giri dalla fine viene sverniciato da Pedrosa, di puro motore. Passano 3 giri a anche Stoner supera Lorenzo, che però non molla: nel giro finale giro pare perdere contatto con l’australiano, ma all'ultima staccata utile lo infila – forse anche per una leggerezza di Casey -, con una manovra straordinaria per audacia ed efficacia.

    MONDIALE INTERESSANTISSIMO — Sorpasso pesante, che dal potenziale -23 lo porta a -15 dall'australiano, sempre leader del mondiale, ma con meno certezze, a maggior ragione con la ritrovata competitività di Pedrosa. Al giro di boa del campionato – considerando anche la gara del 2 ottobre a Motegi, in Giappone, sempre a forte rischio -, Stoner guida con 168 punti, davanti a Lorenzo con 153 e Dovizioso a 132. Il forlivese ha lottato a lungo con Simoncelli e ha colto un 4° posto che però, in confronto alle prestazioni dei compagni di team, ha un peso specifico modesto. Gara grigia per Simoncelli, che puntava al 4° posto ed è finito 6°, dopo una condotta forse troppo prudente, ma caratterizzata da un errone nel finale, che lo ha privato pure del 5° posto. Rossi, infine, chiude un week end da incubo, con la caduta al venerdì – buco al braccio, taglio al mento e labbro nero -, e la penultima posizione in qualifica al sabato, con un misero 9° posto. Il pesarese, inoltre, ha chiuso in scia al compagno di squadra Hayden, con la moto di quest'anno. E adesso, in vista di Laguna Seca, in casa Ducati si apre anche il ballottaggio-tormentone su quale modello utilizzare, la GP11 o la GP11.1.


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