La foto del «bacio di Vancouver» fa il giro del mondo

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  1. ¬Kuma
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    MILANO - Amore nel finimondo: due giovani che si baciano stesi in mezzo alla strada mentre accanto a loro scoppia la guerriglia urbana. Il «Vancouver Riot Kiss», una immagine del fotografo dell'agenzia Getty, Richard Lam, ha fatto il giro del mondo dopo i disordini esplosi nella città canadese dopo la sconfitta della squadra di hockey cittadina dei Canucks contro i Bruins di Boston.

    FOTO ICONA - La foto è stata paragonata ad altre immagini iconiche di baci del passato: quello di «Day in Times Square» di Alfred Eisenstaedt del 1945 e l'altro, costruito, dell'Hotel de Ville di Robert Doiseneau: un altro abbraccio appassionato davanti al municipio di Parigi nel 1950. Ma quello di Vancouver è davvero un altro momento romantico mentre infuriava la guerriglia urbana dopo la finale della Stanley Cup (4 a zero per Boston, 180 feriti in ospedale, gas lacrimogeni e manganellate nelle cariche della polizia)? O forse è anche quella una foto costruita, o qualcosa di più sinistro, lui ubriaco che si approfitta di lei che è caduta e si è fatta male? Così ha suggerito Eric Adelson, direttore del sito web Teh Post Game: «Come possiamo sapere che la ragazza sia cosciente e consenziente?».

    LA SORPRESA IN CAMERA OSCURA - Le domande, riprese oggi dal britannico Times al pari dei media canadesi e del resto del Commonwealth, si sono rincorse su Internet, mentre il Vancouver Riot Kiss diventava un vero e proprio fenomeno virale sul web. Lam non è riuscito a far luce sul mistero: «Avevo visto come in un lampo la coppia stesa a terra in una sorta di terra di nessuno tra manifestanti e polizia. Ho pensato che lei fosse rimasta ferita nelle violenze». Lam, che era uscito dallo stadio una volta appreso dei disordini, ha detto che prima di tutto ha pensato alla sua pelle: «La polizia caricava e mi sono messo a correre. Scattavo a raffica. Solo quando sono andato in camera oscura l'ho vista davvero. E sono rimasto a bocca aperta».

    LA MADRE - «Aiutateci a rintracciarli», ha implorato su Twitter una tv canadese. Un testimone di nome William ha raccontato al Vancouver Sun quel che apparentemente, secondo lui, è successo. La polizia che cercava di disperdere la folla ha travolto la ragazza che è caduta per terra: «Si era fatta male, piangeva, ma gli agenti le hanno dato un'altro colpo e sono andati avanti». A causa della potenza del web, la Giulietta e il Romeo di Vancouver sono stati alla fine identificati: in Australia Brett Jones ha annunciato che il 'Romeò del bacio è suo figlio Scott, studente all'Università di Guelph in Ontario. La ragazza è la sua fidanzata canadese Alex Thomas. «Mi figlio è fatto così: può cascare il mondo attorno a lui e può non accorgersene».


    corriere.it
     
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