E' uscito "A thousand Suns"

Sembrano lontani un secolo i tempi di In the end e Points of authority!

E c'è da dire che gli accordi al pianoforte sono musicalmente accettabili perchè sono di una banalità allucinante! Non è che da una band nu metal, pop rock, o come cavolo volete definirli ci si aspetti particolari virtuosismi al pianoforte, però insomma...

Infatti ho usato quel termine proprio per quello...
Ma il bello è che i fan sono anche contenti di 'sto album. Ora ascolto, poi vi dico cosa ne penso da un punto di vista meno ignorante

Bon, ascoltato.
E ad essere sincero sono sorpreso.
Cioé l'album non è bello, è sicuramente sotto la sufficienza, tuttavia riconosco una certa maturità in alcune composizioni.

L'album è inteso come un concept, ed effettivamente il perché si sente, per i primi minuti almeno. Infatti fino a "Empty spaces" l'album sembra abbastanza soddisfacente: un paio di buoni intro, una canzone orecchiabile, qualche intermezzo atmosferico...Piuttosto inaspettato direi
Poi però si sente un ritorno della creatività che ha reso famoso l'album Minutes to Midnight: infatti When they Come for Me è abbastanza oscena, oltre al fatto che non sembra c'entrare molto con quello che sembrava la prima idea

Un altra canzone, più ballata, è "Robot Boy", questa già c'entra più con l'album. Come "Burning in the skies", non è una canzone memorabile, ma almeno è coerente
Waiting for the end è la prossima canzone (salto gli intermezzi), stesso discorso, poco incisivo, sembrano tutte canzoni che presentano un qualcosa di più grosso

Giungiamo a Blackout. Ecco, questa è un pò strana: ha una fase elettronica decisamente ben fatta, a cui si aggrega il growl di Bennington. Il tutto suona un pò ridicolo, dato che si sente una tastiera leggera e un growl quasi incazzato. Comunque funziona, un pò pop alla fine ma è buona
Wretches and Kings è una canzone che mi è piaciuta, ha una ritmica unica, un rappato ok ed un testo interessante. Forse alcuni dettagli potevano essere rivisti, ma è ok

Il resto è abbastanza dimenticabile, anche se poi giungiamo al singolo The Catalyst, che dopo aver sentito l'album pare già più sensata. Brutta ma sensata.

Insomma, diciamo che come primo approccio a quello che penso vogliano fare non è neanche scandaloso, però sono troppe poche le canzoni di rilievo (2) in quest'album, il resto è molto poco convincente. Anche se comunque ricordo la presenza di ottimi intermezzi: chissà, magari in futuro se mettono su qualche bella canzone ci sanno sparare un capolavoro, tutto è possibile.