Finalmente in Italia "The Five Star Stories" di Mamoru Nagano

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  1. Casval-7
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    Finalmente, grazie a Flashbook, il 30 ottobre potremo mettere mano su quest'opera, considerata come uno dei capolavori del fumetto giapponese, ancora inedita in Italia per problemi di diritti. Riporto di seguito l'articolo apparso sul sito dell'editore:

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    THE FIVE STAR STORIES
    Di NAGANO MAMORU
    Serie di 12 volumi, in possibile espansione
    Disponibile in Italia da Ottobre 2010, bimestrale
    Brossurato, cm 16.5 x 21, colore e B/N

    Dopo AKIRA
    Dopo GHOST IN THE SHELL
    Dopo NAUSICAA
    Il più grande capolavoro giapponese
    Ancora inedito in Europa

    Sbarca finalmente in Europa, dopo troppi anni di attesa, The Five Star Stories, lo straordinario kolossal a fumetti creato dal geniale ed eccentrico Nagano Mamoru.
    Nonostante fosse il “Grande Assente” fra i classici del fumetto giapponese moderno pubblicati in Occidente (eccezion fatta per un’introvabile e incompleta edizione americana edita da Toys Press, società a capo dello stesso Nagano), The Five Star Stories è un titolo ben noto agli appassionati più competenti di fumetto, non solo giapponese. Considerato uno dei capolavori internazionali della letteratura fantastica e fantascientifica, è stato da più parti indicato come una sorta di “risposta” nipponica a opere del calibro di Dune o Star Wars. E Flashbook può fregiarsi del grande orgoglio di essere il primo editore occidentale ad aver ottenuto il permesso di presentare questa straordinaria opera nel proprio paese.

    The Five Star Stories è un’opera monumentale ambientata in un complesso sistema stellare costituito da quattro soli e una cometa, e il suo svolgimento abbraccia svariati pianeti e si dipana attraverso diversi millenni. Grazie alla sua particolare struttura narrativa ad archi, l’autore può espandere periodicamente la sua opera, arricchendola di nuovi capitoli e nuove sottosaghe, senza correre il rischio di lasciarla “incompleta”. The Five Star Stories, infatti, più che una “storia” è un universo, uno scenario in cui infinite storie possono trovare rappresentazione.

    The Five Star Stories unisce le più classiche tematiche della fantascienza e della space opera ad atmosfere e suggestioni proprie della letteratura fantasy. I giganteschi mech denominati Mortar Headd sono un’autentica miniera d’oro per i produttori di modellismo, rivaleggiando con il merchandising di Gundam per diffusione e popolarità in tutto il mondo.

    Contraltare dei Mortar Headd (incarnazione naganiana della figura romantica dei cavalieri medievali) sono le fatime, eteree fanciulle nate dall’ingegneria genetica cui spetta il compito di interfacciare un Mortar Headd al suo pilota. Tanto fragili e indifese all’apparenza, nascondono in realtà una forza, un’agilità e un’intelligenza sovrumane.

    The Five Star Stories uscirà in Italia in volumi assolutamente identici agli originali e con un certosino lavoro filologico atto a preservare e valorizzare al meglio la complessità e la ricchezza linguistica del testo originale.

    The Five Star Stories finalmente in Europa da Ottobre 2010: una data che resterà nella storia del manga in Occidente.

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    The Five Star Stories è un’opera letteraria per immagini ambientata nel sistema stellare (ma l’autore lo definisce cluster) Joker, formato da quattro diversi sistemi planetari e un “falso” sistema planetario roteante attorno a una cometa, detta Stant, che attraversa il sistema ogni 1500 anni. Gli altri quattro sistemi roteano ognuno attorno a una stella il cui nome richiama i quattro punti cardinali: Eastern, Western, Sothern e Northern. Sei sono i pianeti abitabili sparsi per i vari sistemi: Addler e Delta Belune nel sistema Eastern; Both nel sistema Western; Juno nel sistema Southern; Kallamity Godarce e Pestako nel sistema Northern. Si ritiene che la vita sia iniziata in Delta Belune o in Kallamity Godarce, ed è preponderantemente in questi due pianeti che ha luogo e si dipana la storia di FSS.*

    FSS più che una storia è uno “scenario”, un universo narrativo. A tal proposito, l’autore stesso rivela, nella postfazione al primo volume, che FSS «è la storia di un Mondo in cui l’autore può fare qualunque cosa. Sì, un Mondo in cui tutto è possibile. Ci sono robot e cloni, mutanti ed esper. Il Tempo non conta». Grazie alla sua intuizione narrativa, Nagano può ampliare o sospendere la sua opera ogni volta che desidera, senza che la sua compiutezza né la sua comprensibilità ne vengano intaccate. Questo è ufficialmente dichiarato da Nagano nella stessa postfazione: «L’unico immenso vincolo presente in questo Mondo in cui tutto è possibile, l’unico limite è la Cronologia. Qualunque cosa accade, qualunque cosa salti fuori, voi lettori, quand’anche io non andassi avanti a disegnare piú di cose, già sapete la conclusione. Non ci saranno eccezioni».**

    FSS narra del destino di Joker e delle guerre per la sua unificazione sotto il dominio dell’imperatore Amaterasu. Secondo la mitologia shintoista, Amaterasu era la dea che diede origine all’arcipelago giapponese. L’epopea copre un arco di vari millenni, ripercorrendo tutte le principali tappe della storia di Joker.

    I governi dei pianeti di Joker si rendono conto ben presto che una guerra su scala planetaria condotta tramite l’utilizzo delle più sofisticate armi di distruzione di massa porterebbe alla distruzione totale di ogni forma di vita, e così prendono la decisione condivisa di rinunciarvi, lasciando che a decidere le sorti delle battaglie siano i duelli fra i giganteschi Mortar Headd, mastodontici mech che impersonano l’ideale romantico dei cavalieri medievali.
    Frutto delle più moderne tecnologie biomeccaniche, i Mortar Headd sono pilotati da individui dotati di capacità assai superiori alla media, che s’interfacciano con il loro mezzo tramite le fatime, eteree fanciulle create tramite l’ingegneria genetica.

    Amaterasu è il pilota del Mortar Headd Led Mirage, copilotato grazie alla Fatima Lachesis, che è anche la sua sposa.

    I Mortar Headds, spesso eleganti, slanciati, adorni di bellissimi stemmi araldici, non costituiscono solo un'occasione per una sfida impegnativa per gli appassionati di modellismo di mezzo mondo, ma sono anche dei veri protagonisti: prodotti come esemplari unici, perfetto connubio di arte e tecnologia avanzata, sono l'espressione del potere e della forza del guerriero che li pilota, ma al tempo stesso, in determinati casi, sembrano essi stessi essere delle entità auto-coscienti.

    * I nomi sono provvisori, e nell’edizione definitiva subiranno delle variazioni.
    ** L’adattamento definitivo degli estratti potrebbe subire variazioni o aggiustamenti.

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    Di seguito anche delle osservazioni sull'edizione:

    A poco più di un mese dall'uscita nelle fumetterie italiane di The Five Star Stories, ritengo di spendere due righe sulle scelte compiute nell'adattamento testuale e grafico, in quanto molte rappresentano un'assoluta novità per noi, e ritengo probabile che alcune di esse faranno discutere e dibattere... Vedremo. ^^

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    nnanzitutto, per rispettare il volere dell'autore, il suo nome verrà riportato seguendo l'ordine occidentale nome-cognome, e non rispettando l'ordine originale giapponese cognome-nome (come abbiamo sempre fatto dal mio insediamento a oggi).

    Questo cambiamento, inoltre, è destinato, con ogni probabilità, ad avere una lunga scia. È nostra intenzione, infatti, fare marcia indietro riguardo a questa consuetudine che ci distingueva da tutti gli altri editori italiani, adeguandoci all'uso comune.

    Questa scelta è stata ponderata perché abbiamo osservato che questa posizione così "filologicamente ortodossa" può dar luogo a fraintendimenti e incomprensioni anche con le nostre controparti giapponesi, dal momento che nei copyright ufficiali in caratteri latini, che ogni editore è tenuto a riportare scrupolosamente, loro stessi utilizzano l'ordine nome-cognome (nonostante i copyright giapponesi mantengano invece l'ordine cognome-nome).

    Questa novità, però, diverrà ufficiale solo dopo aver consultato direttamente gli editori giapponesi con cui lavoriamo, cosa che avverrà a breve. Ovviamente, questo cambiamento non verrà applicato alle serie in corso, ma solo alle novità.

    In secondo luogo, sempre per volere dell'autore, le onomatopee non verranno adattate graficamente, rimanendo quindi in Giapponese.

    Abbiamo scartato soluzioni di ripiego come il tradurle in piccolo, cosa che a nostro avviso rovina graficamente la pagina, o pubblicarne la traduzione in appendice a fine volume, visto che la macchinosità della consultazione le renderebbe pressoché inutili. Sappiamo bene che questa nostra scelta di non adottare nessuna di queste due soluzioni alternative solleverà molti "scambi di vedute", ma è una scelta che abbiamo fatto in piena consapevolezza e coerenza con le nostre idee.

    Anche il lettering sarà totalmente diverso dagli standard. Avrà un diverso carattere, meno "fumettoso" e più da "romanzo", e sarà in alto/basso, ovvero utilizzerà anche l'alfabeto minuscolo anziché essere completamente in maiuscolo.

    Questo perché, oltre a rafforzare quell'idea di "romanzo disegnato" che vorremmo venisse associata a The Five Star Stories, l'iniziale maiuscola permette di rendere con immediatezza visiva l'importanza di certi termini e la loro altisonanza: gli ordini cavallereschi, le istituzioni, le cariche ufficiali, inoltre, l'uso dell'alto/basso permetterà di rendere meglio, quando sarà il caso, determinati giochi che l'autore fa sfruttando l'alternatanza di kanji, kana e romaji.

    L'idea è stata proposta dal traduttore Yupa prendendo spunto dall'uso che Nagano stesso fece nell'edizione americana di FSS, intuizione assai felice. Inoltre, alcuni nomi e termini che nell'originale sono sempre enfatizzati in katakana, troveranno il corrispettivo italiano sempre in corsivo, in modo da cercare di riprodurre l'effetto presente nel testo originale.

    Infine, alcune puntualizzazioni riguardo alle scelte di adattamento. Al riguardo, può rivelarsi utile e interessante consultare il blog di Yupa, il già citato nostro traduttore, che, tra le altre cose, parla anche del processo di traduzione e adattamento di questo fumetto, delle scelte fatte e dei motivi per cui sono state fatte.

    Partiamo dall'adattamento dei nomi dei protagonisti, dei luoghi, dei mezzi.

    In questo caso, il traduttore ha deciso di prendere come unico referente sicuro e attendibile la loro scrittura giapponese in katakana. Eventuali trascrizioni ufficiali o ufficiose in caratteri latini per mano dello stesso autore, quando esistenti, vengono prese in considerazione solo come possibile materiale di confronto.

    Questo perché i giapponesi stessi hanno molte difficoltà (anche per loro stesso interesse, probabilmente) nella trascrizione dei loro nomi in caratteri latini. In ogni caso, i nomi già noti a livello internazionale come maggiormente distintivi del mondo di FSS non subiranno modifiche, se non in caso di particolari necessità: per cui i mortar headd si chiameranno mortar headd, gli headdliner si chiameranno headdliner e non in altro modo.

    Per spiegare al meglio, mi permetto di citare un breve estratto preso dallo stesso blog di Yupa.

    «Nei volumi originali, di solito nelle appendici, nelle schede sui personaggi, o in pagine d'illustrazione che introducono i diversi capitoli, o in volumi d'illustrazioni legate all'opera, si trovano sí trascrizioni in caratteri latini di nomi di personaggi e quant'altro, ma queste trascrizioni molto spesso hanno un fine meramente suggestivo e artistico, vago e approssimativo. Non vogliono dare né indicazioni di pronuncia né indicazioni su come i nomi andrebbero trascritti. Da questo punto di vista FSS è un caso esemplare, visto che poi, di volume in volume, e a volte nello stesso volume, le trascrizioni dei nomi cambiano, come se l'autore si divertisse a giocare provando diverse possibili combinazioni. Eclatante nel primo volume il caso della protagonista, che a seconda dei casi diventa "Lachesis", "Lachisis", o "Rachesis".»

    E poi, e poi... ci sarebbero millemila cose da dire e da approfondire quando si ha tra le mani un'opera di tale portata e complessità, ma rischierei di dilungarmi troppo e di risultare prolisso & palloso.

    Spero comunque, con queste righe, di aver chiarito un po' di cose riguardo all'edizione che vi troverete fra le mani, e, chissà!, di aver ringalluzzito un po' la voglia di leggere al più presto questo straordinario capolavoro che avremo l'onore e l'onere di pubblicare.
     
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  2. damasknera
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    Oddio, quello fantascientifico non è proprio il mio genere preferito, però leggendo 'sta recensione megagalattica un po' di voglia mi sta venendo! :asd:
     
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  3. Casval-7
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    Provalo, se tutti lo considerano uno dei capolavori del fumetto mondiale, oltre che giapponese, un motivo ci sarà
     
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  4. damasknera
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    Dipende da chi sono questi "tutti". Se intendi "tutti i maschi" sono d'accordo... se invece intendi "tutti" in generale, è un po' diverso! :asd:
    Noi femminucce vogliamo gli sbaciucchiamenti, le frasi romantiche, l'eroe figo... :wub:
     
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  5. Casval-7
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    Da tutti in generale, non è un fumetto commerciale, in pratica non intendo i bimbiminchia che considerano Naruto un capolavoro, intendo gente che ha una certa cultura fumettistica ;)
     
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  6. damasknera
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    Ok, io mi tiro indietro! :asd:
    Non che consideri Naruto un capolavoro, sia chiaro, ma per quanto mi riguarda è il massimo che posso reggere a livello di shonen! :hmn:
     
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  7. Casval-7
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    Infatti non è uno shonen XD è un'opera un bel po' più impegnata rispetto a Naruto, che per quanto mi riguarda già prende schiaffi da fumetti del suo stesso genere come One Piece, pensa da questo o da Nausicaa e Akira, i due fumetti citati nell'articolo, meglio che non continuo altrimenti divento troppo cattivo nei confronti del "povero ninja biondo" XD
     
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  8. damasknera
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    Ahhh ecco, tu sei uno di quelli che "un manga ti deve far venire il mal di testa, per essere bello!" :ahsisi:
     
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  9. Casval-7
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    No, il manga, anzi, il fumetto in generale, per essere bello mi deve semplicemente piacere, non leggo solo Nausicaa, i fumetti di Urasawa o questo The Five Star Stories, leggo anche One Piece e Dragon Ball , e nel loro genere li trovo stupendi, specialmente il primo, e se è per questo trovo stupendi anche Lupo Alberto e i Peanuts, come vedi niente di troppo impegnativo :P

    Dannate finanze e dannato spazio :cry:
     
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  10. damasknera
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    E allora cos'ha Naruto che non va? O_o
     
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  11. Casval-7
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    Non mi piace, è la brutta copia di Dragon Ball per quanto mi riguarda, e oltretutto ora si sta anche "sbrodando" a più non posso, già non reggo un volume, immagina 60 e passa -.-°
     
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  12. damasknera
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    Ma dai, come fai a paragonarli?
    Per come la vedo io, Dragonball è tutta una lunga sfilza di Kamehamehamehameha (o come si dice...-_-);
    Naruto ha un senso un po' più profondo, ha una trama più complessa e studiata! Poi non si sta "sbrodando", si sta infittendo, ma per far ciò è normale che si dilunghi. C'è da dire, però, che io di Naruto seguo solo l'anime; quindi se il tuo discorso riguarda gli ultimi volumi (dalla morte di Pain in poi, per intenderci) allora alzo le mani! :asd
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  13. Casval-7
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    Dragon Ball di per se è originalissimo, è un fumetto degli anni '80, ricordatelo, e si può dire che abbia rivoluzionato un genere, lui ed altri di quel periodo, e poi non sarà profondo, non tratterà temi "elevati", ma fino alla fine della saga di Freezer è dannatamente divertente. E poi Naruto mi sta sulle scatole, è pieno di bimbimnchia che comprano solo quello e, tralasciando One Piece (lui si che è un capolavoro nel suo genere), non comprano fumetti di quel genere ben più meritevoli, tipo Hunter X Hunter, che mi tiene letteralmente incollato quando lo leggo, sarà che è molto particolare, e poi è anche piuttosto profondo pur essendo uno shonen alla shonen jump. Vabbè mi sa che è inutile che mi rispondi, tanto poi tiro fuori sempre qualcos'altro, ho 3000 motivi per odiare Naruto, però ce n'è uno che li racchiude tutti, quel dannato ninja biondo con i baffi mi sta letteralmente sulle palle! XD Comunque naturalmente scherzavo, rispondi rispondi XD
     
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  14. damasknera
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    Vabbè, sul fatto che ti sta sulle scatole naruto non posso contraddirti, è una cosa soggettiva, anche se effettivamente il suo buonismo alla fine rompe un po' le scatole. :asd:
    Riguardo invece quello che hai detto dei bimbominchia, non è che puoi giudicare un manga in base a chi lo acquista...pure perchè ormai i bimbominchia si attaccano a tutto, quindi a lungo andare rimarresti a mani vuote! :looksi:
    Dragonball, hai detto bene, era originale negli anni 80. Possiamo anche riconoscergli questo merito, ma i tempi cambiano. E' normale che magari un manga più recente risulti migliorato rispetto a quello più vecchiotto. Probabilmente tra 20 anni Naruto mi sembrerò obsoleto.... è il corso degli eventi!
    Ad ogni modo, ognuno ha le sue antipatie, quindi so che è inutile provare a convincerti! :asd:
     
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  15. Casval-7
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    Le bizzarre avventure di JoJo, sempre degli anni '80, geniale, originale e sempre fresco, tanto da essere in pratica inimitato, eccoti un esempio di manga che non ha assolutamente subito l'avanzare degli anni, ma poi ce ne sono, solo che non mi va di fare un elenco adesso XD
     
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23 replies since 12/9/2010, 22:57   288 views
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